I tatuaggi che raffigurano la marijuana o la cannabis hanno alle spalle una storia e una cultura molto particolari. La maggior parte delle volte l'intenzione del tatuaggio va parecchio in là del semplice fatto di dichiarare che si fa uso di questa sostanza, anche se questo elemento risulta spesso implicito. È evidente come, attualmente, la stigmatizzazione di questa pianta si sia leggermente attenuata rispetto al passato e come sempre più persone la consumano in maniera ricreativa, anche se non tutte desiderano rendere la cosa così esplicita sulla propria pelle.
Che cosa simboleggiano i diversi disegni che rappresentano la marijuana?
Rastafarianesimo
In questo movimento la marijuana o la cannabis vengono considerate come delle piante e non come dei farmaci: si enfatizza, insomma, la loro naturalezza. Farne consumo fa parte delle cultura, anche se, non costituendo un obbligo, non tutti i rasta lo fanno.
Una cosa importante da sapere è che i rastafari condannano l'uso ricreativo di questa sostanza: l'unico utilizzo da loro concesso è quello spirituale, che permette di raggiungere il misticismo richiesto al momento della meditazione o nel tentativo di creare una connessione religiosa. Per loro la cannabis è considerata una pianta divina, un regalo di Dio.
Fra le altre cose, per il movimento rasta, la marijuana è simbolo di salute, meditazione, pace e libertà dell'anima. Frutto della terra, si crede sia nata intorno alla tomba del re Salomone. Ma che cosa significa il termine gangia, utilizzato spesso per riferirsi a questa pianta? È un nome che deriva dal fiume Gange in India, da dove si dice sia originaria questa pianta. Ma non solo, poiché viene considerata un regalo donato da parte di Jah, viene utilizzata anche per cucinare o per preparare delle bevande curative.
4:20
Si tratta di un termine molto interessante perché permette di assumere un basso profilo, intimo, come se si trattasse di un codice che si applica per parlare della Cannabis. Il termine 4:20 iniziò ad essere utilizzato nel 1971 quando un gruppo di giovani della California, negli Stati Uniti, si riunivano sempre alla stessa ora (alle 4:20) dopo aver terminato tutte le proprie attività, trasformando questa abitudine in un codice che utilizzavano per comunicare nei corridoi.
Alcuni anni dopo la diffusione di questo termine, la rivista High Times, in segno di commemorazione, ha proclamato la Giornata della Marijuana nel giorno del 20 di aprile (mese numero 4 dell'anno) e da allora, in tutto il mondo, anche dove non è legale, in questo giorno si è soliti commemorare questa pianta.
In generale, i tatuaggi che raffigurano la marijuana o la cannabis cercano di demistificare tutta la repulsione che per anni si è manifestata contro questa pianta, come in un tentativo di libertà, di andare contro corrente o di opposizione. Un tatuaggio che raffigura la pianta della marijuana o della cannabis mira a rappresentare una persona che si distingue dalle altre e che crede nel pacifismo; esprime anche la volontà di far fluire i propri sentimenti.
Disegni e stili più utilizzati per tatuare la cannabis
I disegni dei tatuaggi che raffigurano la marijuana o la cannabis possono essere espliciti, come accade con la rappresentazione della foglia, oppure permettono di sperimentare con delle immagini allusive, che si riferiscono per esempio ai diversi modi di fumarla, che costituisce il modo più comune di consumarla.
Si può inoltre optare per tatuarsi la serie di numeri 420: questa costituisce un'identificazione più segreta, che, per i più coraggiosi, si abbina perfettamente ad uno stile Old School, magari rappresentando ad un accendino e un porro. Se invece si è alla ricerca di uno stile più colorato, si può optare per uno stile Neo tradizionale, rappresentando i cespi o la pianta per intero.